Avete presenti i caratteristici tappeti delle moschee su cui i fedeli pregano e camminano scalzi? Accade soventemente in Turchia che alzandoli tornino alla luce gli splendidi fasti dell’epoca bizantina. Moltissime chiese infatti, dopo la conquista ottomana, furono semplicemente riconvertite in moschee. Bastava coprire i pavimenti con dei tappeti e soprattutto imbiancare le pareti per celare per sempre, in totale accordo con l’iconoclastia islamica, gli affreschi e i preziosi mosaici raffiguranti Cristo ed i santi.
Nella sola Istanbul è facilissimo imbattersi in luoghi di culto islamici di origine bizantina. Per citarne giusto qualche esempio, c’è la celeberrima Hagia Sophia che il governo Erdogan sogna di riconvertire in moschea, la magnifica chiesa della Theotokos Pammacaristos, in restauro da molti anni, e poi Sant’Irene, la ex chiesa dei Santi Sergio e Bacco o la meno conosciuta moschea delle Kalenderhane.
Ma, come accennato, ciò è tipico di tutta la Turchia, e l’ultima località in cui è venuta alla luce l’ennesima sorpresa bizantina è Trabzon, sulla costa del Mar Nero.

Nell’antica Trebisonda, che fu l’ultima città bizantina a cadere in mano ottomana nel 1461, nella moschea di Fatih, è venuto alla luce un pavimento intarsiato in marmi policromi pertinente alla fase in cui l’edificio era appunto una chiesa col nome di Panagia Chrysokephalos.
Si sa, quando si vuole nascondere qualcosa lo si infila sotto al tappeto. Ed è quello che gli ottomani hanno voluto fare nel 1461 una volta impadronitisi della città di Trebisonda: riconvertire l’edificio bizantino distruggendo, cancellando e nascondendo però ogni attestazione artistica del passato cristiano. Qualcosa di simile a quello che è accaduto, in ordine inverso, alla Mezquita di Cordoba.

Fortunatamente sembrerebbe che le autorità turche siano questa volta mosse da sincera attenzione e accuratezza nei confronti del pavimento scoperto – al contrario di quanto avviene per la maggior parte delle bistrattate testimonianze bizantine della Turchia – e vogliano ricoprirlo solamente con una lastra di vetro che permetterà quindi al pubblico, e non solo ai fedeli della moschea, di ammirare la meravigliosa testimonianza degli antichi splendori di quello che fu l’Impero Romano d’Oriente.

 

Fonte: http://eu.greekreporter.com/2017/11/26/priceless-byzantine-mosaic-found-under-mosque-in-turkey/

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